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Formata da un team multidisciplinare e dinamico, che opera nei mercati di Spagna e Italia, Inadvance garantisce un elevato
standard di qualità in termini di: know how, capacità di ascolto del cliente, professionalità e riservatezza. Siamo specialisti in servizi d’internazionalizzazione, giuridico-legale e formazione.
Garantiamo ai nostri clienti un controllo diretto dei progetti attraverso il nostro personale ed i nostri uffici diretti di Madrid, Milano e Roma.
Cerchiamo continuamente un equilibrio perfetto tra “funzionalità ed emotività” affinché questi valori siano complementari e convivano in armonia tra di loro.
La funzionalità ci permette di essere rapidi in fase di pianificazione strategica, agili nell’adattarci alle necessità dei nostri clienti e nel momento di prendere decisioni.
Siamo emozionali perché consideriamo imprescindibile la nostra presenza al fianco delle imprese, convertendoci in parte del suo team. A tal fine, mettiamo a vostra disposizione un team internazionale di professionisti che operano nei nostri uffici in Italia ed in Spagna.
Inadvance supporta le aziende durante il processo di cambiamento strategico della propria attività nei nuovi mercati.
Adeguiamo la nostra metodologia in funzione alle esigenze di ogni progetto e trasformiamo gli obiettivi in azioni progressive e misurabili.
Forniamo ai nostri clienti una visione chiara del percorso da seguire, motiviamo le persone in posizioni chiave e garantiamo alle imprese una struttura solida e omogenea per affrontare le sfide del mercato.
Siamo coinvolti nello sviluppo dei progetti dei nostri clienti, facendo parte del loro team, comprendendo la loro cultura, conoscendo metodo e obiettivi al fine di massimizzare i risultati.
Grazie alla nostra rete di professionisti situati nei Paesi di destinazione, Inadvance può offrire una vasta gamma di servizi specifici per supportare le aziende durante il difficile processo d’internazionalizzazione.
Inadvance ha un dipartimento interno di avvocati internazionali che ci permette di fornire servizi giuridico-legali, tanto in Italia come in Spagna.
Inadvance attraverso il suo team di professionisti offre corsi di formazione e workshop per aziende, dipendenti, associazioni e scuole adattate alle esigenze di ogni settore e profilo aziendale.
Sono già passati due mesi dal 25 maggio 2018, giorno in cui il Regolamento Europeo in materia di Protezione dei Dati è entrato in vigore. Nonostante ciò, molte aziende non hanno ancora adempiuto alla nuova normativa. Inadvance si preoccupa di proteggere i dati dei nostri clienti e di renderli conformi al nuovo regolamento.
Abbiamo disegnato dei protocolli per tutelare i diritti gli interessati in materia di privacy, e stiamo elaborando per i clienti delle misure “di responsabilità proattiva” per dimostrare all’autorità di controllo il corretto adempimento della società al Regolamento. Inoltre, durante tutto il processo di workflow, offriamo consulenza e formazione continua a garanzia di un migliore controllo dei dati per i diritti degli interessati e verso le aziende, affinché non incorrano in pesanti sanzioni.
La crisi economica ha avuto un impatto sulla riduzione degli investimenti in formazione, in particolare in formazione manageriale. Permangono tuttavia aziende capaci di reagire, le quali, effettuando investimenti mirati, denotano attitudine alla resilienza e una forte volontà di sviluppo.
Quello che sta emergendo nel settore della formazione è un approccio “lean”, snello, sia dal punto di vista di struttura organizzativa, sia dal punto di vista dell’offerta, in modo tale da favorire l’adattamento ai repentini cambi di decisione strategica – o semplicemente di priorità – desiderati dal management.
La necessità delle PMI di crescere dal punto di vista delle dimensioni, la digitalizzazione dei business, dei processi manageriali e produttivi stanno modificando rapidamente il contesto in cui operano le imprese, le persone e le società che progettano ed erogano servizi per la formazione. Essere veloci è condizione di successo. Questo vale nel business e quindi anche per la formazione.
La digitalizzazione deve necessariamente accompagnare questa evoluzione come driver sia della varietà e flessibilità dell’offerta formativa, ma - non meno importante - come strumento di gestione efficace dei processi, di ottimizzazione delle risorse e, non ultimo, di miglioramento della governance.
E’ noto che per correre essere da soli non basta: occorre scegliere i giusti partner in grado di facilitare e accelerare i processi di apprendimento. La nuova generazione di Corporate Academy sta affrontando la sfida della digitalizzazione: fino a pochi anni fa questo percorso era riservato alle aziende del mondo dell’IT (quali Microsoft, Cisco, IBM, ecc), oggi si estende a tutti i settori anche quelli considerato “maturi”. La buona notizia è che, se l’accesso a strumenti di formazione innovativi era prima appannaggio dei grandi gruppi, oggi esistono strumenti che consentono anche realtà di media grandezza di dotarsi di tecnologie all’avanguardia.
Quali sono gli ambiti nei quali la tecnologia può fare la differenza nella formazione?
LA FORMAZIONE COLLABORATIVA o SOCIAL LEARNING
Si sta affermando, seppur lentamente, nella concreta realtà operativa delle Academy aziendali, il concetto di formazione collaborativa. Posto che scopo dei responsabili della formazione dovrebbe essere quello di far apprendere a tutti, in ogni luogo e momento, superare le barriere di spazio, tempo e spesso anche quelle che esistono tra le varie sedi di un’organizzazione vuol dire superare i confini delle aule e quindi ampliare le possibilità di sviluppare competenze.
La tecnologia non sostituisce le relazioni tra le persone, ma le rende più veloci e efficaci: la digitalizzazione dell’apprendimento accelera il passaggio da una formazione aziendale prevalentemente “a senso unico” in cui contenuti e metodi provengono dall’alto della piramide aziendale ad un apprendimento che valorizza lo scambio di idee e capace anche di raccogliere i reali bisogni formativi dei dipendenti.
Esistono piattaforme in cloud, customizzate sulle specificità dell’azienda, che consentono ai responsabili HR di rendere disponibile a ciascun dipendente un ampio “catalogo formativo” ricco di opportunità di apprendimento tra cui scegliere. Cosa ancora più importante, tramite un cruscotto dedicato, i manager possono, a loro volta, proporre temi e contenuti di approfondimento e chiedere per il proprio team l’organizzazione di corsi ad hoc.
Per evitare che la pluralità di offerta porti al rischio di erogare “pillole” che spesso curano i sintomi ma non risolvono i problemi, è possibile, dunque progettare, erogare e monitorare percorsi specifici di apprendimento, tarati su obiettivi a medio-lungo termine.
Non è tutto.
Il mondo del lavoro si muove verso modalità sempre più smart agili, liquide. La formazione deve accompagnare questo processo.
Molte aziende offrono ai dipendenti la possibilità di accedere a corsi tramite smartphone e tablet e un’ampia gamma di seminari da seguire in modalità live o on demand. Questo comporta non solo una maggiore vicinanza ai bisogni delle persone, ma anche una progressiva dematerializzazione di tutti gli aspetti legati alla tracciabilità e certificazione: per noi il futuro (in realtà già presente) non può essere fatto da enormi faldoni pieni di fogli firme ingialliti, ma da dispositivi che consentono di far firmare la presenza in digitale, geolocalizzando l’utente e trasmettendo in tempo reale i dati di presenza ai suoi responsabili e alle risorse umane.
Oggi dunque la sfida comune alla formazione è integrare esperienze di formazione in aula, on the job e digitali così da fornire a ciascun dipendente un processo di sviluppo mirato, veloce e snello in cui le metodologie di gestione e valutazione del personale, anch’esse digitalizzate, forniscono un continuo flusso di dati per definire con precisione i bisogni individuali di apprendimento. Da qui deriva un secondo aspetto cruciale:
ASPETTI GESTIONALI E GOVERNANCE DELLA FORMAZIONE
Oggi la formazione rimane uno dei processi, tra quelli aziendali, più obsoleti nella gestione, sebbene ne sia riconosciuto l’assoluto valore strategico per la crescita del business.
Anche in aziende molto evolute e anche a fronte di offerte formative innovative, le dinamiche di back office ci riportano indietro di decenni: poche persone, spesso impegnate su più fronti, si ritrovano a gestire una mole di dati notevole e spesso sensibile.
Questo il problema che ci hanno riportato, in Spagna (e in alcuni casi anche in Italia), realtà di primo piano del mondo imprenditoriale, che di fronte a offerte formative che comprendono spesso centinaia di corsi per un numero ancora superiore di alunni, hanno necessità di migliorare il monitoraggio dei costi della formazione, l’efficacia dei percorsi proposti, l’equa distribuzione di proposte formative sui vari team e non ultimo la scelta, gestione e valutazione dei fornitori.
Per non parlare del mondo della PA, la cui complessità in Spagna e in Italia è comparabile.
Gli strumenti a loro disposizione sono spesso limitati a fogli excel o a moduli gestionali estremamente basici all’interno di software pensati per la gestione del personale e dunque non adatti a seguire il workflow tipico dei processi formativi.
Questi aspetti ci introducono all’ultimo e cruciale aspetto
UTILITA’ DI STRUMENTI DI SEMPLIFICAZIONE STANDARDIZZAZIONE DEI PROCESSI DELLA FORMAZIONE NELL’AMBITO DI PROCEDURE “NORMATE” DA TERZI: ES. Formazione Finanziata
La cosiddetta “Formazione finanziata” rappresenta un'ottima opportunità per le imprese che desiderino offrire una formazione continua e specializzata ai propri lavoratori. Ebbene, come è noto, l'azienda può accedere ai fondi paritetici interprofessionali introdotti dalla legge 388/2000. Aderendo al fondo, l'azienda può destinare la quota dello 0,30% dei contributi INPS alla formazione del personale. Per aderire ad un fondo non vi sono costi da sostenere: l'adesione è completamente gratuita. Questo l’aspetto positivo. Entriamo tuttavia nella complessità del sistema: allo stato attuale, esistono circa 20 fondi in Italia, 3 dei quali sono destinati alla formazione dei dirigenti. Le modalità per richiedere i finanziamenti varie e diversificate per Fondo: è necessario presentare un progetto formativo, spesso con il coinvolgimento di una società esterna esperta nella consulenza e nella formazione manageriale. Dovrà poi essere stilato un piano di formazione che dovrà essere approvato dalla Direzione e valutato e vagliato dalle rappresentanze sindacali. L’approvazione da parte del Fondo è l’avvio di un iter complesso che richiede l’espletamento di una serie di azioni obbligatorie, il rispetto di scadenze, l’invio progressivo di documenti nonché una dettagliata rendicontazione finale.
Questo processo è molto complesso e eventuali errori possano compromettere l’effettivo ottenimento del contributo: diventa dunque strategico lavorare con sistemi di gestione dei processi pensati anche per adeguarsi alle richieste della formazione finanziata.
CONCLUSIONE
Come accade per tutte le innovazioni, non sorprende che soprattutto nei primi tempi difficoltà e criticità emergano. Le resistenze trovano le loro radici nelle prassi di lavoro consolidate nel passato, nella difficoltà ad assumersi responsabilità e, in definitiva, di agire l’empowerment.
La digitalizzazione della formazione richiede dunque di aprirsi anche alle interazioni con gli stakeholder esterni ma anche di dotarsi di infrastrutture digitali completamente nuove. In estrema sintesi, la formazione non di domani, ma di oggi può e deve essere:
Tra le procedure più comuni ma anche più controverse, facilitatore delle evoluzioni e al tempo stesso “irruente” nell’equilibrio delle dinamiche aziendali, il processo di Change Management va affrontato nell’ottica di una guida che detta l’approccio e l’organizzazione più idonei per governare i cambiamenti e, in particolar modo, le evoluzioni che ne deriveranno.
Che cosa è il Cambiamento, o Change? E come possiamo definirlo?
Il Change è il passaggio. Il mutamento da uno stato ad una condizione nuova e desiderata. Che ha in sé una metodologia improntata al cambiamento delle azioni, delle risorse, degli individui e dell’azienda in cui esso avviene.
Nel contesto del Service Management, il Change Management consente di assicurare che vengano eseguite quelle procedure e quelle attività che permettano la gestione efficace ed efficiente dei cambiamenti da portare a compimento. Lo scopo è di minimizzare l’impatto del cambiamento sui servizi che il Service Desk dovrà erogare.Controllare i rischi e gli errori ad esso legati. Ridurre gli eventi imprevisti che possano causare instabilità e ripercussioni sulle normali dinamiche aziendali.
Gestire in maniera propositiva gli andamenti di un Change, qualsiasi esso sia, a partire dalle Change Request, è molto importante. Per controllare e governare al meglio le variabili, le variazioni, gli imprevisti che ne susseguiranno. E per dare compimento efficace al Cambiamento.
Non è sicuramente facile affrontare questo processo. Sia dal punto di vista delle persone. Sia dal punto di vista delle dinamiche gestionali che ne verranno coinvolte.
Ma, qualunque obiettivo si porti dietro, è fondamentale avere un metodo per raggiungerne le finalità. Chiamiamola pure guida al cambiamento. Che possa dettare, in maniera standard, delle linee di approccio da seguire, e da adattare alla situazione contingente.
Possiamo individuare tipi distinti di Change. E sono:
Il motivo per il quale si sta dando molta importanza a questo processo, in tutte le sue sfaccettature, è il valore che le aziende competitive vogliono dare al Cambiamento.
Se le realtà aziendali devono dare forma ai Change per beneficiare del valore conseguentemente legato, allora devono sapersi giostrare tutte dinamiche atte a rendere più fluente possibile tale processo.
Secondo l’ISTAT, la Spagna è stata la terza meta più visitata nel 2017 - soltanto dopo la Francia e gli Stati Uniti-. L'Italia è stata il quarto paese da cui sono arrivati i suoi turisti. L’81% dei viaggi degli italiani sono avvenuti all’interno della penisola; fra le mete internazionali, invece, la Spagna è stata la prescelta per le vacanze di lunga durata, mentre la Francia per quelle corte e viaggi di lavoro.
A luglio 2018, ci si aspetta una crescita dei turisti italiani in Spagna del +6,8%, per diverse ragioni. In primo luogo, la previsione è positiva poiché nel primo trimestre dell’anno la spesa in Spagna dai turisti italiani è cresciuta del +9,7%. Fra ottobre 2017 e aprile 2018 sono state create 12 nuove connessioni aeree fra i due paesi, ed è aumentata la frequenza dei voli Madrid-Milano e Roma. Secondo le previsioni nel 2018 più della metà del flusso internazionale dei turisti italiani si recherà in paesi mediterranei.
Riguardo al profilo del turista italiano medio, l’80% organizza le vacanze in modo autonomo (malgrado sia aumentata la domanda di pacchetti tailor-made), non prenota fino a maggio-giugno, e tiene in conto il rapporto qualità-prezzo-sicurezza.
Per Turespaña, è strategico potenziare il turismo culturale, sostenibile, naturalistico e gastronomico, attraverso l’organizzazione di manifestazioni, collaborazione tra federazioni sportive e associazioni culturali, eventi culinari. Con queste azioni, ed il grande flusso di turisti italiani previsto, speriamo che molti imprenditori scelgano la Spagna come destinazione target per internazionalizzare il proprio business.
Tra circa una settimana Inadvance avrà il piacere e l’onore di accompagnare il suo cliente Iformalia all’European HR Directors Summit che si terrà il 19 e 20 giugno a Milano presso l’Hotel Four Season. Un evento prestigioso ed importante sia per coloro che lavorano in ambito HR che per coloro che si occupano di digital trasformation: due ambiti che, in questi ultimi anni, stanno collaborando al miglioramento dei processi di formazione e talent management aziendali.
Speakers, sponsor ospiti sono grandi brand del panorama internazionale e appartenenti a diversi settori merceologici; quattro tavole rotonde dove ci si confronterà su temi quali l’Intelligenza Artificiale, Il Futuro del Talent Management, l’ Alfabetizzazione Digitale, Diversity, Welfare e Smartworking. Al nostro stesso tavolo Pirelli, Cornerstone, e Takeda. Iformalia cercherà di trasmettere attraverso concrete best practices come sia riuscita a semplificare e rendere accessibile la formazione in azienda (sia finanziata che non). Un’interfaccia semplice, strutturata in moduli, ciascuno dei quali fa capo ad uno specifico “attore della formazione”. Ogni attore acquisisce così il pieno controllo e la gestione dei processi che gli competono, sia attraverso il PC che, tramite app dedicata, dal proprio mobile. Avremo modo inoltre di illustrare la strategia che Iformalia che sta intraprendendo per espandere il proprio business in Italia: forte dell’esperienza in terra spagnola, il Direttore Commerciale Diego Perez e il nostro CEO Sandro Marsiglia stanno intessendo una fitta rete di relazioni ai fini di stringere partnership commerciali che consentano ad Iformalia di aumentare la sua Brand awareness e, al partner selezionato, di andare a migliorare il sistema in uso grazie proprio all’integrazione e convivenza del nostro software.
Integrabilità, dunque, ma anche customizzazione sulla base delle reali esigenze del cliente: queste sono ormai le frontiere della Digital Trasformation in un approccio sempre più human focalizzato sull’individuo, sul suo accrescimento in termini di competenze professionali e di gestione della governance
Inadvance è impegnata ad adempiere alla normativa dei Paesi in cui siamo presenti con i nostri servizi di consulenza, ovvero in Italia e Spagna. Quando supportiamo un cliente nel suo processo d’internazionalizzazione, dobbiamo garantire che tutte le operazioni necessarie per penetrare il nuovo mercato rispettino le norme specifiche del contesto, sia in materia contrattualistica che tributaria.
Se l’investimento del nostro cliente prevede un’entrata più “profonda” nel Paese di destinazione, cioè, tramite la creazione di una società all’estero, quest’azienda dovrà possedere i requisiti legali stabiliti dal diritto societario e del lavoro: tematiche assai dense e difficili da padroneggiare per ogni imprenditore. Non meno importante è conoscere la regolazione in materia di proprietà intellettuale ed industriale. Sebbene ci siano regolamenti europei comuni ad entrambi Paesi, la protezione dei marchi ed altri diritti hanno particolarità specifiche da rispettare proprie di ogni giurisdizione. Inadvance dapprima conduce uno studio preliminare che comprende i possibili rischi legali e stabilisce le procedure a cui l’azienda dovrebbe attenersi. Il team legal si preoccupa poi di formare il cliente affinché non si commettano errori di alcun genere in corso d’opera. Tale processo è denominato “risk management”, che, in ambito giuridico, viene chiamato “compliance” Inadvance, vanta al suo interno avvocati abilitati sia in Spagna che in Italia, in grado di fornire l’apposita consulenza legale per tutti coloro che desiderano investire all’estero.
L’Avv. Marta Beatriz González Sancho entra a far parte del nostro team Legal. Si laurea in Giurisprudenza, Amministrazione e Direzione di Impresa presso l’Università Complutense di Madrid e vanta un’esperienza professionale in diversi studi legali di Spagna ed Italia.
Marta parla correttamente spagnolo, italiano ed inglese e potrà fornire consulenza ai nostri clienti in materie giuridico-legali sia a livello nazionale che internazionale. Benvenuta, Marta!
Il regolamento europeo sulla protezione dei dati (GDPR) sarà direttamente applicabile negli Stati membri il 25 maggio 2018. Fino ad oggi, il diritto delle persone alla protezione dei dati personali in Italia è stato regolamentato dal c.d. Codice della Privacy (D.lgs. 196/2003), il quale faceva da compendio di tutta la normativa relativa alla Privacy ed al trattamento dei dati personali allora vigente.
A livello europeo, questo diritto è incluso nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e nel TFUE. I progressi dell'integrazione economica e sociale nel mercato interno dell'Unione, l'evoluzione tecnologica e la globalizzazione sono fattori che hanno contribuito a un maggiore flusso di dati personali, a livello nazionale e transfrontaliero, il che ha reso necessario rafforzare il quadro di protezione.
La GDPR è impegnata a una responsabilità proattiva: le società avranno più discrezione nella scelta delle misure da adottare, ma dovranno dimostrare di essere appropriate in ciascun caso. Un'altra novità è la figura del delegato per la protezione dei dati, che sebbene sia obbligatoria solo in alcuni casi, può essere molto utile, poiché garantirà che i trattamenti effettuati siano conformi al regolamento, riducendo al minimo il rischio di sanzioni. La protezione dei dati deve essere presa sul serio, in quanto una violazione grave può comportare multe fino a 20 milioni di euro, o il 4% del fatturato complessivo.
Le società che non sono preparate ad affrontare le sfide della GDPR da sole prima del 25-M, dovrebbero cercare senza indugio l'aiuto di esperti per adeguarsi al regolamento e, quando ciò è applicabile, disporre del personale e degli strumenti appropriati per soddisfare i loro obblighi in futuro. Inadvance Lex ha i migliori professionisti per questa delicata missione.
Inadvance c’è!
Lo European Hr Directors Summit, ideato ed organizzato da Business International, è l’evento di riferimento per i Direttori delle Risorse umane.
Il team commerciale, capitanato dal CEO Sandro Marsiglia, sarà presente in questa due giorni di Tavole Rotonde e networking per accompagnare il nostro partner spagnolo Iformalia nella sua presentazione ufficiale al mercato italiano e ai maggiori rappresentanti del mondo HR.
Nel corso di questa edizione avremo modo di approfondire i cambiamenti derivanti dalla trasformazione digitale, l’impatto che le tecnologie hanno sul modo di gestire le persone e le nuove competenze che si rendono necessarie.
Iformalia prenderà parte alla tavola rotonda “The future workplace: how to build a digital Hr organization” il giorno 20 Giugno alle ore 9.30, oltre ad avere un proprio desk dedicato all’interno dello spazio espositivo per incontrare gli ospiti a cui avremo il piacere di mostrare la versatilità e l’utilità della piattaforma di Learning Management System Iformalia.
Per comprendere quanto la digital transformation stia impattando sulle Aziende e sulle Persone, immergiti in questo straordinario evento per confrontarti con i maggiori esperti e conoscere utili best practices.
Inadvance è nato in Italia 4 anni fa come spinoff dello studio legale del nostro Presidente Maurizio Dioguardi per coprire lo sviluppo dei business tra Spagna e Italia. Da un punto di vista operativo, Inadvance ha lavorato in entrambe le linee di servizio : business e giuridico-legale.
A partire da aprile, entrambi i reparti saranno differenziati in due divisioni (Inadvance e Inadvance Lex), oltre a continuare a collaborare su determinati progetti, a stabilire strategie aziendali ad hoc e team specializzati in ciascuna area di business.
Come parte del nostro desiderio di crescita, pensiamo che Inadvance sia oggi in grado di offrire servizi di qualità con una prospettiva che copra le esigenze quotidiane dei nostri clienti.
Inadvance azienda di consulenza per internazionalizzazione e servizi giuridico-legali tra Spagna e Italia, insieme ad ACOTEX, associazione del settore della moda in Spagna, organizzano la colazione di lavoro dal titolo: "4 aspetti chiave della moda in Italia: legale, commerciale e marketing, finanziario e logistico ". L'evento si celebrerà presso il centro ACOTEX, C / Piemonte, 23 - 28004 Madrid, giovedì 26 aprile 2018, a partire dalle 9.30 (assistenza gratuita, capacità limitata).
Il contenuto della giornata sarà suddiviso in quattro blocchi che coprono i nostri relatori, Maurizio Dioguardi, Presidente e Rappresentante legale di Inadvance, Sandro Marsiglia, CEO di Inadvance, Silvia Doutres, Direttore tecnico di Risk & Consulting e Roberto Romero, Key Account Manager di Logisfashion.
Perché l'Italia?
Tra i primi 10 paesi in cui la Spagna esporta la sua moda figurano Francia (2.920 milioni di euro), Italia (2.332 milioni) e Portogallo (1.841 milioni), che occupano i primi tre posti della classifica, secondo i dati pubblicati da Icex. La Spagna è attualmente il terzo maggior esportatore dell'Unione europea, nonostante sia un nuovo arrivato in questo campo, occupando questa posizione dietro l'Italia e la Germania, e il nono a livello mondiale, con una quota del 2,6%. I grandi marchi come Inditex hanno promosso la proiezione internazionale del paese, trasformandolo in un riferimento mondiale.
Secondo uno studio pubblicato alla fine del 2017 gli italiani dedicano il 5,1% della spesa in consumi per abbigliamento, la più grande della zona euro.
Per quanto riguarda il negozio fisico, l'Italia segue mercati come il Regno Unito, l'Irlanda, i paesi nordici o la Francia e la Svizzera, un mercato che offre una maggiore redditività per m2 nei suoi locali commerciali nell'UE. Paesi come Spagna o Germania hanno una redditività inferiore, raggiungendo 3.000 o 3.500 € al m2, mentre l'Italia è compresa tra 4.000 e 4.500 € al m2. Nel canale tradizionale continua quindi ad avere un'importanza il negozio di prossimità.
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SI.GE.I. è un'azienda che vanta una consolidata esperienza nel settore della pulizia e della manutenzione. Inoltre, conta di una serie di linee di servizi accessori come sicurezza privata senza armi, concierge e reception.
Nell'ultimo anno Inadvance ha collaborato con SI.GE.I. per l'introduzione della firma in Spagna. La strategia è stata focalizzata dalla sua implementazione legale attraverso la costituzione della sua filiale fino allo sviluppo del business.
Possiamo finalmente annunciare che SI.GE.I firma un nuovo contratto in Spagna con Clicars, una società in grande crescita nel settore della vendita di automobili online che necessitava un servizio flessibile e innovativo.
Avenida Manoteras, 38 - Edificio D , Piano 6
28050 Madrid, Spagna
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